È una vitamina molto importante per il nostro organismo, essenziale per la sintesi del DNA e perciò indispensabile per produrre nuove cellule. L’assunzione di acido folico è raccomandata in previsione di una gravidanza e nei casi di anemia da carenza di questa vitamina.
L’acido folico (o folina, o vitamina B9) è idrosolubile e deve essere sempre presente nella nostra alimentazione. Come per tutte le altre vitamine, il fabbisogno quotidiano di acido folico è molto basso.
L’acido folico è essenziale per la sintesi del DNA ed è perciò indispensabile per produrre nuove cellule. Ogni organismo, per tutta la durata della sua vita, è una “fabbrica” di cellule in piena attività; nel corpo umano, quelle che si riproducono con maggiore frequenza sono le cellule del sangue – in particolare i globuli rossi – e le cellule della pelle e dei suoi annessi (unghie, peli, capelli).
Molto attiva è anche la riproduzione delle cellule dell’embrione e del feto: si parte da un’unica cellula (la cellula uovo fecondata da uno spermatozoo) per arrivare, al termine della gravidanza, a un organismo completo costituito da migliaia di miliardi di cellule.
Si capisce così l’importanza che un corretto apporto di acido folico ha per la composizione del sangue e lo sviluppo del feto.
Insieme alla vitamina B12 l’acido folico ha inoltre una funzione antianemica.
Come abbiamo detto l’acido folico non si accumula nell’organismo ed è perciò indispensabile assumerlo quotidianamente attraverso l’alimentazione.
La parola “folico” deriva dal latino “folia”, che significa foglia, e i principali alimenti vegetali ricchi di acido folico sono proprio le verdure a foglia verde, specialmente se assunte fresche e crude: infatti dopo tre giorni si viene a perdere fino al 70% dei folati – con la bollitura anche il 90%.
Alimenti che contengono acido folico sono anche i legumi, la frutta fresca (arance, kiwi e limoni soprattutto) e la frutta secca. Alimenti animali con acido folico sono invece il fegato, le frattaglie, i formaggi e le uova.
L’assunzione di acido folico prima della gravidanza è molto raccomandata: poiché indispensabile nella fabbricazione di nuove cellule, una sua carenza potrebbe compromettere la normale evoluzione di un embrione e, in particolare, la formazione della colonna vertebrale e del midollo spinale.
In gravidanza l’assunzione di un supplemento di acido folico previene alcune malformazioni congenite: la “spina bifida” soprattutto, ma probabilmente anche la “labio-palatoschisi” e alcuni difetti cardiaci congeniti.
Il midollo spinale e la colonna vertebrale si formano nelle primissime settimane di gravidanza, quando la donna non si è neppure resa conto di essere incinta. Ma è proprio in quei giorni che va evitata una possibile carenza di acido folico. Per questo motivo, in previsione di una gravidanza o anche semplicemente in caso non si escluda questa eventualità, una donna dovrebbe assumere ogni giorno una dose aggiuntiva di acido folico di 0,4 milligrammi al giorno.
Gli studi ci dicono che non ci sono controindicazioni per l’assunzione di acido folico e che raramente si può verificare un sovradosaggio di questa vitamina.
Negli alcolizzati, nei diabetici, nei celiaci e in coloro che seguono una dieta non equilibrata può verificarsi una carenza di acido folico con conseguente anemia per riduzione della produzione di globuli rossi, o anche apatia, stanchezza, inappetenza, depressione, disturbi della memoria, turbe del sonno, ulcerazioni della mucosa orale. Durante l’infanzia un deficit di acido folico può causare un ritardo nella crescita.
In conclusione possiamo affermare che è utile assumere acido folico in gravidanza e in presenza di anemia da carenza di questa vitamina.