LE NOSTRE ARTICOLAZIONI

Il benessere delle articolazioni è un patrimonio importante da tutelare.

Con il passare degli anni può deteriorarsi, ma c’è molto che si può fare per mantenerlo in salute e ben funzionante.

L’apparato scheletrico, ossia l’impalcatura interna che ci consente di stare eretti, è composto da ossa messe in connessione da strutture definite articolazioni, che ne permettono il movimento. Nel tempo possono andare incontro a deterioramento e/o a processi degenerativi che ne compromettono la funzionalità, con conseguenze importanti e forte disagio a livello motorio.

Ma il movimento è uno strumento fondamentale per lo svolgersi della vita quotidiana, per poter compiere azioni e comunicare attraverso il corpo.

L’IMPORTANZA DELLA CARTILAGINE E DELLE ARTICOLAZIONI

Le articolazioni mobili, le più utilizzate, permettono gli innumerevoli movimenti che quotidianamente facciamo.

Spalle, ginocchia, polsi, dita delle mani sono sottoposte ad una serie infinita di sollecitazioni che a lungo andare possono danneggiare la membrana e i tessuti che rivestono queste articolazioni.

Oltre alla capsula articolare e alla membrana sinoviale, che contiene e produce il liquido che funge da lubrificante delle giunzioni, un ruolo fondamentale è svolto dalla cartilagine articolare, tessuto privo di vasi sanguigni che riveste le estremità delle ossa articolari ed è sottoposto ad una pressione continua.

Si tratta di una sorta di “cuscinetto” il cui compito è proteggere le ossa dall’attrito, quindi di permetterne e facilitarne il movimento.

È facile immaginare il lavoro incessante al quale è sottoposta la cartilagine nel corso degli anni e come, per svariati motivi, la sua funzionalità possa essere compromessa dall’usura causando dolore e riduzione della mobilità, fino a sfociare in patologie degenerative croniche.

Uno dei maggiori fattori di rischio per la salute delle articolazioni è sicuramente legato all’età, in quanto il processo di degrado e di rigenerazione cartilaginea tende a perdere il suo fisiologico equilibrio.

La cartilagine articolare di conseguenza si riduce fino a provocare lo sfregamento dei capi ossei che causano dolore, con conseguente riduzione della mobilità.

Le donne oltre i quarant’anni sono i soggetti maggiormente a rischio, anche se le ultime stime indicano che già a partire dai venticinque anni una buona parte della popolazione soffra di dolori invalidanti legati a questa patologia.

Le altre cause possiamo riconoscerle nelle forme di obesità, soprattutto con il coinvolgimento delle ginocchia causato dal sovraccarico e nelle situazioni in cui vi è sollecitazione articolare causata dall’attività svolta.

Sono quindi a rischio le persone che sollevano costantemente pesi o sono costrette a stare in posizione eretta per molto tempo.

Anche una prolungata immobilità può rendere deficitario il sistema articolare e indurre a forme di artrosi.

Da non sottovalutare infine, l’intensa attività sportiva, le alterazioni genetiche o metaboliche, fratture e distorsioni ed una alimentazione poco corretta.

Mobilità articolare è sinonimo di flessibilità.

Per mobilità articolare si intende la capacità di eseguire i movimenti con la massima ampiezza e naturalezza possibile nei limiti fisiologici imposti.

Avere una buon range di movimento articolare è fondamentale per:

– prevenire gli infortuni, migliorare le prestazioni sportive e ridurre i tempi di recupero tra una seduta di allenamento e l’altra (un muscolo contratto con perdita dell’elasticità e della flessibilità impedirà all’articolazione interessata di muoversi liberamente con il suo ROM completo, mentre un ROM articolare ridotto impedirà al muscolo di lavorare al massimo della sua estensibilità)

– permette di sopportare carichi maggiori soprattutto a livello dell’articolazione sacro iliaca;

– benefici a livello posturale mantenendo il corpo e la mente sempre in uno stato positivo;

– fa si che la pelle e il tessuto connettivo siano sempre elastici;

– distende la muscolatura liberandola da tensioni e stress accumulato.

È fondamentale sostenere il metabolismo delle cartilagini per supportare la funzionalità articolare.

I numerosi studi clinici confermano che la vitamina C, che oltre ad essere un eccellente antiossidante è fondamentale nei processi di sintesi del collagene.

Il collagene è la proteina più presente nel nostro organismo ed è alla base di tutti i nostri tessuti come ossa, cartilagini, vasi sanguigni, pelle, e così via.

Una carenza di vitamina C produce come risultato quello di avere fibre di collagene poco robuste, a discapito dell’integrità dei tessuti.

 

 

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