GLI AMMINOACIDI ESSENZIALI

Gli amminoacidi essenziali sono nove:

FENILALANINA

La fenilalanina è un amminoacido che partecipa alla costituzione delle più comuni proteine alimentari.

Nell’organismo umano, la fenilalanina è un amminoacido essenziale, cioè non può essere sintetizzato dall’organismo, bensì deve essere assimilato attraverso la dieta.

La malattia genetica della fenilchetonuria è dovuta all’incapacità di metabolizzare la fenilalanina. In presenza di tale malattia, nel periodo di tempo intercorrente dall’età neonatale fino alla pubertà, l’accumulo di fenilalanina nel sangue, nelle urine e nei tessuti può provocare un mancato sviluppo del sistema nervoso centrale che si traduce in un ritardo neuromotorio e psichico.

Se la malattia viene identificata alla nascita, un trattamento precoce e ben seguito rende possibile uno sviluppo normale e previene la compromissione del sistema nervoso centrale.

Grandi dosi di fenilalanina nel sangue abbassano i livelli di serotonina, evento che porta irrimediabilmente alla voglia di cibo.

È un inibitore della sintesi di melanina responsabile della ipopigmentazione di capelli, cute e iride (capelli biondi e occhi azzurri).

La fenilalanina è il principale costituente dell’aspartame, un dolcificante usato anche nell’industria alimentare

(David Briggs, Mark Wahlqvist, Visionary Voyager, Food Facts – Phenylalanine, Penguin Books, 1998).

ISOLEUCINA

È un amminoacido essenziale negli umani, infatti il corpo non può sintetizzarlo e deve quindi essere assunto con la dieta. L’isoleucina è sintetizzata in altri organismi, come i batteri.

Essendo un nutriente essenziale (non sintetizzato dal corpo umano), l’isoleucina deve essere assunta con la dieta, solitamente come componente di proteine. Nelle piante e nei microrganismi invece è sintetizzata in vari passaggi.

L’incapacità di metabolizzare l’isoleucina, insieme a altri amminoacidi, è associata con la malattia MSUD che consiste nella decolorazione delle urine. Nei casi più gravi, la malattia può portare a danni a cellule nervose e al decesso.

Sebbene questo amminoacido non sia biosintetizzato dagli animali, esso è presente in grandi quantità anche in alimenti di origine animale. Gli alimenti con più alto contenuto di isoleucina includono: uova, proteine della soia, alga marina, tacchino, pollo, agnello, formaggio e pesce.

(EN Kisumi M, Komatsubara S, Chibata I, Pathway for isoleucine formation form pyruvate by leucine biosynthetic enzymes in leucine-accumulating isoleucine revertants of Serratia marcescens, in Journal of Biochemistry, vol. 82, n. 1, July 1977, pp. 95–103, PMID 142769)

ISTIDINA

L’istidina è uno dei 20 amminoacidi ordinari della biochimica, considerato essenziale[3] nell’uomo per i bambini e durante lo sviluppo.

Infine, l’istidina è un precursore della biosintesi dell’istamina, un agente infiammatorio vitale nelle risposte immunitarie.

L’istidina è stata isolata per la prima volta per il fisico tedesco Albercht Kossel e Sven Hedin nel 1896.

L’istidina è un amminoacido essenziale che non è sintetizzato negli esseri umani. Essi devono quindi introdurlo tramite la dieta oppure tramite integratori.

(J D Kopple e M E Swendseid, Evidence that histidine is an essential amino acid in normal and chronically uremic man, in Journal of Clinical Investigation, vol. 55, n. 5, 1975, pp. 881–91, DOI:10.1172/JCI108016, PMC 301830, PMID 1123426)

LEUCINA

Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l’alimentazione, dato che l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla.

La leucina è importante per la costruzione ed il mantenimento del tessuto muscolare.

Promuove la sintesi proteica nei muscoli e nel fegato, rallenta la decomposizione delle proteine muscolari e promuove i processi di rigenerazione.

(Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica https://www.britannica.com/science/leucine)

LISINA

Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l’alimentazione, dato che l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla.

La lisina è importante anche come precursore di un’importante vitamina, la niacina, meglio conosciuta anche come vitamina B3 o PP. La carenza di niacina, frequente nel periodo postbellico a causa di un’alimentazione basata prevalentemente su prodotti come la polenta, provoca la pellagra.

I capelli sono costituiti prevalentemente da proteine e in particolare da due aminoacidi, la lisina e la cisteina (entrambi contenuti nella cheratina). Per questo motivo la lisina è presente in numerosi integratori per capelli e in prodotti dedicati al trattamento dell’alopecia androgenetica.

L’utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell’herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.

La sua assimilazione richiede micronutrienti come il manganese, il magnesio, la vitamina C e la vitamina B6.

La lisina è presente soprattutto nella carne (carne rossa, maiale, pollame), nel formaggio, nei semi di amaranto, nel latte, nelle uova, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella soia, nei suoi derivati e nei legumi in generale; è invece scarsamente presente nei cereali.

La sua carenza può provocare anemia, occhi rossi, disordini degli enzimi, perdita dei capelli, carenza di concentrazione, irritabilità, spossatezza, inappetenza, disordini riproduttivi, sviluppo ritardato e perdita di peso.

(Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica https://www.britannica.com/science/lisina)

METIONINA

Negli esseri umani è essenziale, cioè deve essere assunta tramite l’alimentazione, dato che l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla.

La metionina è l’amminoacido che occupa l’estremità di tutte le proteine degli eucarioti e degli archeobatteri, in quanto corrisponde al codone AUG, che è il codone di inizio della traduzione, benché a volte possa essere rimossa una volta terminata la sintesi della proteina.

È coinvolta nella sintesi della cisteina, della carnitina e della taurina tramite il processo della trans-solforazione, nella sintesi della lecitina e nella sintesi della fosfatidilcolina e di altri fosfolipidi.

Un improprio metabolismo della metionina può condurre all’aterosclerosi.

La metionina (assieme alla lisina) partecipa alla sintesi di carnitina, è implicata nella produzione di melatonina, svolge una funzione chelante su certi metalli pesanti e, se presente in quantità sufficienti, acidifica il pH delle urine contribuendo a prevenire alcuni tipi di litiasi renale.

E’ necessario tenere bene a mente che per la produzione di cartilagine articolare è indispensabile l’elemento zolfo, del quale la metionina e la cisteina sono ricche.

La metionina è presente in buone quantità: nelle uova, nei semi di sesamo, nelle noci, nel pesce, nelle carni e anche nei cereali).

(Scheda della metionina su IFA-GESTIS)

TREONINA

La treonina è uno degli amminoacidi di cui sono composte proteine e peptidi, sia animali che vegetali.

La Treonina è stato l’ultimo tra i 20 comuni amminoacidi proteici ad essere scoperto. È stata individuata nel 1936 ad opera di William Cumming Rose, in collaborazione con Curtis Meyer.

Dal punto di vista metabolico, oltre a costituire una molecola plastica dei polimeri proteici (destinati alla costituzione dei tessuti, di certi ormoni, di neurotrasmettitori, di canali cellulari, di immunoglobuline ecc.), la treonina funge da carrier (trasportatore) per i gruppi fosfato (PO43-) delle fosfoproteine (ad es., le caseine del latte), grazie alla capacità di riceverli in corrispondenza della catena laterale.

Di certo, la fosforilazione più nota è quella del trasferimento del gruppo fosfato dall’ATP (Adenosin Tri Fosfato) o dalla GTP (Guanosin Tri Fosfato) alla treonina o alla serina o alla tirosina.

Non di meno, la treonina partecipa a moltissime reazioni di sintesi o metabolizzazione; ad esempio, è coinvolta nel metabolismo di creatina, altri amminoacidi, cobalamina (vit. B12), neurotrasmettitori (adrenalina e colina) ecc.

Come non citare, poi, la sua interazione col selenio, un minerale antiossidante, o il ruolo fondamentale nei processi metabolici epatici delle molecole di rifiuto.

Si è studiata la sua applicazione nell’ambito della neurologia per il trattamento di patologie come la sclerosi laterale amiotrofica, la sclerosi multipla e spasticità.

Le fonti alimentari di treonina sono principalmente: l’uovo, i prodotti caseari, la carne e il pesce.

E’ uno degli amminoacidi che più facilmente mancano nella dieta vegana.

L’integrazione di treonina favorisce le funzioni digestive, la salute mentale e la sintesi di collagene ed elastina.

(Sudhir Borgonha, Meredith M. Regan e Seung-Ho Oh, Threonine requirement of healthy adults, derived with a 24-h indicator amino acid balance technique, in The American Journal of Clinical Nutrition, vol. 75, n. 4, 2002-4, pp. 698–704, DOI:10.1093/ajcn/75.4.69)

TRIPTOFANO

Il triptofano è un aminoacido presente in molte proteine di origine animale e vegetale. Si tratta di un nutriente essenziale, cioè che non può essere sintetizzato dall’organismo e che quindi deve essere necessariamente assunto attraverso il cibo.

L’isolamento del triptofano è avvenuto la prima volta nel 1901, da Frederick Hopkins, attraverso l’idrolisi della caseina. Da 600 grammi di caseina grezza si ottennero 4-8 grammi di triptofano

Oltre a partecipare alla sintesi delle proteine (e quindi svolgere un ruolo strutturale nell’organismo) il triptofano è il precursore della serotonina, ormone che agisce come neurotrasmettitore, controlla l’umore a livello cerebrale e provoca il restringimento dei vasi sanguigni.

Per questo motivi il triptofano viene proposto per migliorare le performance atletiche, combattere la depressione, l’ansia e l’insonnia.

Il triptofano si trova abbondante nel cioccolato, nell’avena, nelle banane, nei datteri, nelle arachidi, nella soia, nel latte, nei latticini e nei finocchi.

(John D. Fernstrom, Effects and Side Effects Associated with the Non-Nutritional Use of Tryptophan by Humans, in The Journal of Nutrition, vol. 142, n. 12, 17 Ottobre 2012, pp. 2236S–2244S, DOI:10.3945/jn.111.157065)

VALINA

La valina è necessaria come componente della biosintesi proteica, ma è utilizzabile dall’organismo umano anche per la produzione di energia da alimenti molto proteici o in caso di mobilizzazione di riserve proteiche endogene.

La valina serve per esempio, come gli altri due leucina e isoleucina, al nutrimento del muscolo. Questo è importante durante sforzi prolungati o in fasi di fame, quando il corpo deve attingere alle proprie riserve interne.

Poiché l’organismo umano non può produrre da sé la valina, è necessario introdurla con l’alimentazione.

La valina si trova prevalentemente nei cereali.

(J. M. Berg, J. L. Tymoczko, L. Stryer: Biochemie. 6. Auflage. Spektrum Akademischer Verlag, Elsevier GmbH, München 2007; S. 697–698, 735, 746; ISBN 978-3-8274-1800-5)

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